Trattoria Bar Al Norge
Fagagna
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Storia del nome Norge
Il fabbricato, già presente nel 1810 e visibile nel plastico situato nell'atrio antistante la sala consigliare del Comune di Fagagna, ora ospita il nostro esercizio pubblico. L'insegna locanda "Al Norge" nasce negli anni '30 in ricordo della trasvolata del dirigibile Norge nel 1926 sul polo Nord. Il 10 aprile 1926 il Norge partì da Roma. Durante le varie tappe di avvicinamento l'equipaggio veniva sostituito più volte e nell'ultima tratta era composto da 6 italiani tra cui il colonnello Umberto Nobile con il ruolo di comandante, 8 norvegesi tra cui Amundsen, 1 statunitense e 1 svedese. Dopo sei ore di volo l'earonave superò l'immenso mare polare. Il 12 maggio 1926 il Norge raggiunse il Polo Nord.


Storia del Norge
Negli anni in cui Amundsen tentava di raggiungere il Polo per mezzo di aeroplani, il colonnello Umberto Nobile dirigeva lo Stabilimento militare di Costruzioni aeronautiche di Roma e seguiva con attenzione le vicende che si svolgevano a migliaia di chilometri di distanza. Egli riteneva che solo il dirigibile avrebbe consentito il lungo volo necessario per superare l'Artico. Nobile incontrò Amundsen a Oslo dopo lo sfortunato tentativo dei Dornier Wal e propose all'esploratore norvegese di organizzare una nuova spedizione con un dirigibile N1 adeguatamente rinforzato per poter affrontare il mare polare."valvolone" di prua del Norge). A questo si aggiungeva la necessità di nuovi piloni di attracco e di un hangar sicuro alla Baia del Re. Infine bisognava formare un equipaggio in grado di affrontare un volo rischioso e un atterraggio in Alaska senza aiuto da terra. Il 29 marzo 1926 il dirigibile N1 venne consegnato all'Aeroclub di Norvegia con una cerimonia all'aeroporto romano di Ciampino. In quell'occasione all'aeronave fu dato il nome di Norge, in onore del Paese che aveva reso possibile la spedizione. Un fondamentale contributo finanziario venne anche dall'uomo d'affari statunitense Lincoln Ellsworth, che partecipò personalmente alla trasvolata.Alle 9.30 del 10 aprile 1926 il Norge partì da Roma per il lungo viaggio di avvicinamento alla Baia del Re, dove nel frattempo, su progetto dell'ingegner Felice Trojani, era stato costruito un hangar a cielo aperto con struttura in legno. La sera del giorno successivo il dirigibile atterrò a Pulham, nei pressi di Londra, per ripartire il 3 aprile alla volta di Oslo. Da qui l'aeronave fece rotta il 15 aprile su Leningrado. La sosta nell'Unione Sovietica si prolungò fino al 5 maggio: quel giorno, alle 9.30, il Norge decollava in direzione della Baia del Re. Dopo una breve sosta a Vadsö (Norvegia) per rifornimenti, ebbe luogo l'ultimo balzo di 1300 km verso la base artica, raggiunta alle 6.40 del 7 maggio. Alle 9.50 dell'11 maggio 1926 il Norge lasciò la Baia del Re dirigendosi verso il Polo Nord. L'equipaggio, cambiato più volte durante le tappe di avvicinamento, era in quel momento composto da sei italiani (tra cui Nobile col ruolo di comandante), otto norvegesi (tra cui Amundsen), uno statunitense e uno svedese.Dopo sei ore l'aeronave superò l'83° parallelo: sotto di essa si stendeva l'immenso mare polare. All'1.30 del 12 maggio 1926 il Norge raggiunse il Polo Nord.